Allenare il cervello, come raggiungere il benessere (fisico e non)

Come tutti sappiamo, lo sport e l’attività fisica hanno una valenza certamente positiva per il nostro corpo e per la nostra salute fisica e mentale. La crescente evidenza di questi benefici ha spinto diversi studiosi a indagare le ragioni alla base dei cambiamenti osservati. Le ipotesi esplicative che sono emerse sollevano interrogativi sui diversi meccanismi che si influenzano senza però escludersi a vicenda. Per molti di questi meccanismi, esistono oggi prove sperimentali.
Una delle spiegazioni proposte per l’effetto che l’attività fisica sembra avere sull’umore, sull’ansia e sul benessere mentale è che sia la distrazione dagli eventi stressanti a produrre i benefici, piuttosto che l’attività fisica stessa. Questa teoria deriva da studi volti a confrontare gli effetti dell’attività fisica con gli effetti di tecniche o compiti di distrazione. I risultati hanno mostrato che non vi era alcuna differenza nei benefici osservati tra i due gruppi. Le effettive differenze osservate tra le diverse condizioni sono legate infatti alla durata di questi effetti, che sembrano durare più a lungo nel gruppo sottoposto a esercizio fisico. Alcuni studi di meta-analisi hanno dimostrato che in termini di ansia, l’attività fisica e le tecniche di distrazione cognitiva hanno effettivamente lo stesso effetto nel ridurre l’ansia di stato (dove per “ansia di stato” si intende il grado d’ansia che un individuo prova in un momento specifico), mentre l’attività fisica in sé è più utile nel ridurre l’ansia di tratto (che consiste nella disposizione interna per cui l’individuo è portato a reagire in maniera ansiosa a differenti situazioni).

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