L’intestino è un secondo cervello

La teoria dei due cervelli (“The second brain”, 1998), sviluppata dal Dr. Michael D. Gershon della Columbia University, afferma che l’intestino è un secondo cervello costituito da circa 500 milioni di neuroni che regolano lo stress, l’ansia e la tensione e diverse funzioni dell’apparato digerente, attraverso il controllo della muscolatura liscia intestinale.
Una nuova ricerca sui topi ha identificato pattern di attivazione unici tipici di queste cellule, che agiscono in modo autonomo rispetto al sistema nervoso centrale (costituito da cervello e midollo spinale), con il quale sono comunque in comunicazione.
Ci si è chiesti come il tratto gastrointestinale e un numero così grande di neuroni all’interno della parete intestinale riesca a generare dei potenziali d’azione tali da causare la contrazione della muscolatura liscia e consentire l’avanzamento del contenuto del colon. Per scoprirlo Nick Spencer, neurofisiologo della Flinders University in Australia, ha analizzato gli impulsi ricevuti dal tessuto muscolare all’interno dell’intestino del topo attraverso immagini neurali ad alta risoluzione ed elettrodi, che gli hanno permesso di ricostruire i modelli di attivazione dei milioni di cellule nervose enteriche che si attivano alla stessa velocità.
Il fenomeno osservato rappresenta un importante modello di attività neurale nel sistema nervoso periferico dei mammiferi, finora sconosciuto.

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