Linguaggio dei segni e cervello

Il linguaggio è un aspetto fondamentale e decisivo dell’evoluzione umana e una delle principali caratteristiche della nostra specie. L’elaborazione del linguaggio prevede principalmente l’attivazione dell’emisfero sinistro del cervello: sono coinvolte l’area di Broca e l’area di Wernicke (che svolgono un ruolo fondamentale nella grammatica e nel significato), integrate da aree uditive e visive.
L’elaborazione della lingua dei segni sembra, in termini di regioni cerebrali coinvolte, in parte sovrapporsi, in parte distinguersi dall’elaborazione del linguaggio parlato o scritto.
La ricerca scientifica sulle lingue dei segni sin dagli anni ’60 del secolo scorso ha dimostrato che quest’ultime sono completamente autonome e presentano un’organizzazione complessa su diversi livelli linguistici come grammatica e significato.
I ricercatori del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences di Lipsia, in Germania, hanno scoperto che il cervello umano ha sviluppato una rete linguistica lateralizzata nell’area di Broca in grado di calcolare le informazioni linguistiche indipendentemente dal parlato.
Gli scienziati hanno condotto una meta-analisi di 23 studi di neuroimaging che hanno coinvolto un totale di 316 partecipanti.
L’area di Broca nel lobo frontale sinistro è risultata essere una delle regioni coinvolte nell’elaborazione della lingua dei segni in quasi tutti gli studi valutati.

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