Distrazione vs Concentrazione

Uno studio condotto da ricercatori dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, dell’Università di Verona e dell’Istituto di Neuroscienze di Verona, pubblicato sul Journal of Experimental Psychology, ha esaminato gli effetti dei cosiddetti “elementi distrattori” quando vengono svolte attività che richiedono concentrazione. Il test, svolto su un campione di studenti universitari, ha evidenziato come il livello di attenzione medio sia di circa 20 minuti, ma più ci si sforza di rimanere concentrati, più si è portati a essere distratti.
Queste conclusioni sono state tratte sottoponendo i ragazzi ad attività impegnative, avvertendoli che sarebbero potuti essere stimolati da fattori esterni tattili, uditivi o visivi. In questo modo, è stato scoperto che nel cervello viene attivato un meccanismo di filtraggio delle interferenze che seleziona i contenuti importanti e li scinde da quelli non importanti.
Tuttavia, questa doppia attività comporta una riduzione del 10% delle prestazioni legate alla capacità di concentrazione. Ciò significa che cercare di concentrarsi su ciò che si sta facendo eliminando i pensieri che distraggono può risultare addirittura controproducente.

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