Apnee notturne

Le apnee notturne sono un disturbo respiratorio caratterizzato da episodi ricorrenti di ostruzione completa o parziale, durante il sonno, delle vie aeree superiori, che riducono l’apporto di ossigeno e portano alla frammentazione del sonno stesso, poiché provocano numerosi microrisvegli.
Circa un adulto su quattro soffre della sindrome delle apnee ostruttive notturne, la maggior parte di queste persone sono uomini, ma anche le donne possono trovarsi ad affrontare questo problema, soprattutto dopo la menopausa. L’apnea dura solitamente da 10 a 30 secondi, ma a volte può durare più di un minuto; se l’ostruzione è solo parziale, può verificarsi il russamento, che spesso si presenta anni prima che compaia la sindrome vera e propria. Essere in sovrappeso o obesi è uno dei fattori di rischio più importanti, e avere un collo tozzo o un mento piccolo può causare il “collasso” delle vie aeree superiori e contribuire all’apnea.
La riduzione intermittente dell’apporto di ossigeno dovuta all’apnea aumenta il rischio di ipertensione, malattie cardiovascolari e metaboliche, steatosi epatica, disfunzione renale e oculare, oltre che di incidenti automobilistici, lavorativi e domestici, causati dalla sonnolenza diurna associata a una scarsa qualità del sonno.

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