I social creano dipendenza?

Un terzo della popolazione mondiale condivide frammenti di vita su Facebook, Twitter, Instagram e altre piattaforme: in che modo le interazioni online e sui social influenzano il nostro cervello e i nostri comportamenti? Il team di AsapScience ha provato a rispondere nel dettaglio a queste domande.
E’ stato innanzitutto evidenziato come circa il 5-10% degli utenti online non abbia alcun controllo sulla quantità di tempo che trascorre sui social media. Le scansioni cerebrali di queste persone hanno infatti rivelato danni alle stesse aree colpite nel cervello dei soggetti tossicodipendenti: in particolare, è stata notata una degenerazione della sostanza bianca nelle aree che controllano le emozioni, l’attenzione e i processi decisionali. La responsabile di questa vera e propria dipendenza sarebbe da ricercare nella gratificazione istantanea e senza sforzo alcuno che i social sono in grado di offrire.
Si potrebbe inoltre pensare che l’uso dei social renda le persone più efficienti nel multitasking. In realtà, è stato dimostrato che coloro che trascorrono molto tempo sulle piattaforme social diventano meno abili nel passare da un compito all’altro, sono più facilmente distraibili e risultano meno capaci di memorizzare informazioni (oltre a presentare un aumentato rischio di depressione rispetto alla popolazione generale).

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