Lo stress altera le nostre difese immunitarie
Situazioni di stress molto intenso o più moderato, ma che si protrae per settimane o mesi, danneggiano l’organismo in molti modi, con un impatto negativo soprattutto sulla attività del sistema immunitario.
L’esposizione a stress fisico e/o psichico cronico infatti tende ad alterare il numero e il tipo di globuli bianchi presenti nel sangue e nei tessuti, oltre che la qualità e la quantità delle sostanze di difesa che queste cellule producono (quali citochine e chemochine), compromettendo la capacità dell’organismo di proteggersi da virus, batteri e altri agenti patogeni esterni.
Inoltre, lo stress sia acuto che cronico modifica la composizione della popolazione microbica presente fisiologicamente (ad esempio, a livello intestinale o cutaneo), favorendo la moltiplicazione e l’attecchimento di specie patogene, a sfavore invece della flora batterica endogena protettiva.
Sebbene ancora solo parzialmente comprese, le alterazioni della difesa immunitaria indotte dallo stress sembrano essere principalmente legate a meccanismi che coinvolgono il cosiddetto “asse ipotalamo-ipofisi-surrene“, ovvero il sistema che permette la produzione surrenalica di cortisolo controllato da segnali neuroendocrini provenienti da strutture appartenenti al sistema nervoso centrale (ipotalamo e ipofisi).
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