Lo stress paralizza le difese immunitarie

Lo stress è in grado di paralizzare le cellule immunitarie, indebolendo così le difese dell’organismo. Il neurotrasmettitore noradrenalina, rilasciato dopo un trauma fisico o psichico, inibisce il movimento di diversi globuli bianchi in diversi tessuti. Tale meccanismo si verifica nei topi, non è chiaro se accada anche negli esseri umani, ma secondo i ricercatori dell’Università di Melbourne, autori dello studio pubblicato su “Immunity“, vale la pena indagare.
Uno dei ruoli principali del sistema nervoso simpatico è quello di coordinare la risposta di “attacco o fuga” (fight or flight) in condizioni stressanti o pericolose. Esso innerva numerose strutture dell’organismo umano e animale, inclusi i linfonodi e la milza.
I ricercatori sospettavano da diverso tempo che i segnali provenienti dai nervi potessero alterare il movimento dei linfociti T, tra le principali cellule del sistema immunitario, compromettendo l’efficacia delle difese immunitarie stesse. Per testare la validità della loro ipotesi, gli scienziati hanno utilizzato tecniche di imaging avanzate per monitorare la mobilità dei linfociti T nei linfonodi dei topi esposti alla noradrenalina. In pochi minuti, le cellule immunitarie precedentemente in rapido movimento si sono fermate e hanno ritratto le protrusioni che consentono loro di attaccarsi alle cellule nemiche.

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